Oggi, 22 marzo 2011, ricorre la giornata mondiale dell’acqua (World Water Day) istituita dall’Onu.
Secondo un’indagine Istat appena pubblicata, in Italia cresce il consumo di acqua, ma quasi la metà si perde per causa dell’inefficienza della rete distributiva.
Con 152 metri cubi “prelevati” pro capite nel 2008 e un consumo per abitante di 92,5 metri cubi, l’Italia è uno dei campioni europei nel consumo di acqua a uso potabile. Negli ultimi dieci anni, prelievi e uso sono cresciuti dell’1,2%, soprattutto nelle regioni del Nord (Trentino, Alto Adige e Valle d’Aosta in testa), mentre il consumo cala al Sud con la Puglia che ha il valore più basso d’acqua erogata per abitante. Secondo il rapporto dell’Istat, nel 2008 il 47% dell’acqua potabile è andata persa per garantire la continuità d’afflusso nelle condutture o per effettive perdite delle condutture stesse. Le maggiori dispersioni di rete, secondo l’Istat, sono in Puglia, Sardegna, Molise e Abruzzo dove, per ogni 100 litri d’acqua erogata, se ne immettono in rete circa 80 litri in più. Quelle più basse si riscontrano invece in Lombardia e nelle province autonome di Trento e Bolzano. (leggi tutto)
Slow Food alla manifestazione contro la privatizzazione dell’acqua e il nucleare in Italia. Dopo il voto contrario all’accorpamento con le amministrative, sembra ormai deciso che si voterà per i referendum il prossimo 12 giugno. Diventa fondamentale l’impegno di tutta la società civile per portare almeno il 50% degli italiani alle urne e non invalidare pertanto l’esito della consultazione popolare. Slow Food Italia è schierata da tempo su 3 dei 4 quesiti sui quali i cittadini italiani saranno chiamati ad esprimersi: i 2 sull’acqua e il quesito sul nucleare (il quarto è sul legittimo impedimento). L’associazione si dichiara contraria al decreto Ronchi sulla privatizzazione dei servizi idrici integrati sostenendo il sì abrogativo al referendum. Anche in materia di nucleare sosteniamo le ragioni del sì al referendum, che significano no al nucleare in Italia. (leggi “Perché dobbiamo opporci all’acqua privatizzata“, intervento di Carlo Petrini pubblicato dal quotidiano “La Repubblica”).